Buongiorno.. a pochi giorni da Natale.. vi presento il Kougelhopf!!
Dal nome quasi impronunciabile.. è un dolce tipico Alsaziano.. A dire la verità molti ne rivendicano la paternità.. in Germania.. Austria e Svizzera lo chiamano Gugelhupf o Kugelhupf.. in Repubblica Ceca è conosciuto come Bábovka.. in Croazia.. Slovenia.. Bosnia Erzegovina e Serbia è chiamato Kuglof.. E' quindi un dolce delle festività di diverse località dell'est Europa.
E' un lievitato soffice e burroso simile al panettone.. ma senza canditi e con tanta uvetta ammollata nel rum..
Ho sempre ammirato la sua bellezza e già lo scorso anno provai a farlo con un pessimo risultato!
Poi settimane fa.. nel blog della carissima Fulvia di Cuore di Sedano.. ho visto il suo capolavoro.. e siccome mi fido di lei.. perché bravissima.. ho voluto provare a farlo.. ottenendo un risultato eccezionale!
La ricetta originale è tratta dal libro "La lievitazione lenta" del Maestro Piergiorgio Giorilli.. ma ho seguito il riadattamento di Fulvia per utilizzare uno stampo da 1,8 lt..
L'unica differenza è stata l'utilizzo di molto meno lievito.. allungando i tempi di lievitazione.. ma solo perché in corso d'opera mi sono resa conto che il cubetto nuovo che avevo in frigo.. era andato a male!!!
gr. 400 di farina W 300 (io tipo 1)
ml. 120 di latte fresco
gr. 6 di lievito di birra fresco (avrebbero dovuto essere 16)
gr 140 di uova (circa 3)
gr. 8 di sale
gr. 80 di zucchero semolato
gr. 140 di burro
gr. 120 g di uvetta sultanina (messa in ammollo 2 ore prima con del rum, strizzata leggermente e fatta asciugare tra 2 fogli carta cucina)
scorza di 1 arancia non trattata (mia aggiunta)
rum
mandorle pelate ammorbidite in acqua (per guarnire)
zucchero a velo (per guarnire)
Preparazione:
rum
mandorle pelate ammorbidite in acqua (per guarnire)
zucchero a velo (per guarnire)
Preparazione:
Due ore prima, mettete in ammollo l'uvetta nel rum fino a ricoprirla interamente. Dopo 2 ore strizzatela leggermente e mettetela ad asciugare tra due fogli di carta assorbente.
Sciogliete il lievito di birra spezzettato nel latte.
Iniziate impastando nella planetaria con la frusta “K” la farina con il latte e metà delle uova e velocità 3.
Iniziate impastando nella planetaria con la frusta “K” la farina con il latte e metà delle uova e velocità 3.
Dopo 5 minuti sostituite il gancio alla frusta, unite le rimanenti uova, il sale e lentamente lo zucchero e impastate a velocità 4, diminuendo a 2 solo quando aggiungete ingredienti..
Una volta ottenuto un impasto liscio e omogeneo, incorporate il burro a più riprese.
Una volta ottenuto un impasto liscio e omogeneo, incorporate il burro a più riprese.
Impastate per circa 15 minuti, facendo riposare qualche minuto se l'impasto dovesse riscaldarsi troppo, fin quando l'impasto non sarà ben incordato (fate la prova di prendere due lembi di pasta, dovete allargarla finché diventa quasi trasparente ma senza rompersi).
Quando l’impasto sarà incordato, unite la scorza di arancia e l’uvetta (ammollata per 2 ore e messa ad asciugare tra due fogli di carta assorbente), dando ancora qualche giro all’impastatrice, fino a quando non sarà uniformemente distribuita.
La temperatura finale dell’impasto dovrà essere di circa 25°.
Mettete lievitare per circa 3h a 26-28° (riscaldate il forno a bassissima temperatura per mezzo minuto per poi spegnerlo e lasciate solo la lucina accesa, controllate la temperatura che deve essere massimo a 28°) in una ciotola imburrata coprendo con pellicola, fino a quando l'impasto sarà raddoppiato.
Trascorso il tempo, ribaltate con una spatola l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata, pirlate l’impasto e fate puntare all'aria per 10-15 minuti .
Quando l’impasto sarà incordato, unite la scorza di arancia e l’uvetta (ammollata per 2 ore e messa ad asciugare tra due fogli di carta assorbente), dando ancora qualche giro all’impastatrice, fino a quando non sarà uniformemente distribuita.
La temperatura finale dell’impasto dovrà essere di circa 25°.
Mettete lievitare per circa 3h a 26-28° (riscaldate il forno a bassissima temperatura per mezzo minuto per poi spegnerlo e lasciate solo la lucina accesa, controllate la temperatura che deve essere massimo a 28°) in una ciotola imburrata coprendo con pellicola, fino a quando l'impasto sarà raddoppiato.
Trascorso il tempo, ribaltate con una spatola l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata, pirlate l’impasto e fate puntare all'aria per 10-15 minuti .
Nel frattempo fate ammollare le mandorle nell'acqua.
Riprendete l’impasto, fate un buco al centro (usando il dorso di un mestolo), allargate delicatamente il buco con le mani e ponete delicatamente nello stampo precedentemente imburrato e con le mandorle adagiate sul fondo in ciascun incavo.
Fate nuovamente lievitare a 26-28° (nel forno spento con la luce accesa) coprendo con la pellicola, per circa 3 ore e mezza o finché l'impasto non raggiungerà il bordo dello stampo.
Infornate in forno statico preriscaldato a 180° nella parte bassa del forno per circa 45 minuti; fate la prova con uno stacchino lungo per verificare che sia cotto (se dovesse scurirsi troppo, coprite con carta alluminio dopo 20 minuti).
Sfornate, fate intiepidire e poi togliete dallo stampo rovesciandolo.
Spennellate con del rum (a piacere) e spolverizzate di zucchero a velo.
Riprendete l’impasto, fate un buco al centro (usando il dorso di un mestolo), allargate delicatamente il buco con le mani e ponete delicatamente nello stampo precedentemente imburrato e con le mandorle adagiate sul fondo in ciascun incavo.
Fate nuovamente lievitare a 26-28° (nel forno spento con la luce accesa) coprendo con la pellicola, per circa 3 ore e mezza o finché l'impasto non raggiungerà il bordo dello stampo.
Infornate in forno statico preriscaldato a 180° nella parte bassa del forno per circa 45 minuti; fate la prova con uno stacchino lungo per verificare che sia cotto (se dovesse scurirsi troppo, coprite con carta alluminio dopo 20 minuti).
Sfornate, fate intiepidire e poi togliete dallo stampo rovesciandolo.
Spennellate con del rum (a piacere) e spolverizzate di zucchero a velo.
Prova una mia ricetta e taggami su Instagram.. usando il tag #myricettarium.. così vedrò cosa hai realizzato!
Che meraviglia, sei bravissima!
RispondiEliminaComplimenti Claudia, l'aspetto è fantastico, immagino la bontà! Mi fa piacere che tu abbia provato la ricetta con ottimi risultati, utilizzando meno lievito lo hai reso più digeribile. Grazie infinite per le cose belle che hai detto di me, ammiro da sempre la tua bravura e ricambio con tanta stima e affetto. <3
Mi sono fidata cecamente di te e sapevo di non poter sbagliare!!! Grazie anche a te per le tue parole.. Ti abbraccio tanto forte 😘😘😘
EliminaE' un dolce davvero bello, proprio scenografico come dovrebbe essere per Natale. E' tanto che voglio provarlo ma non ho mai avuto il coraggio perchè mi sembra un po' come il panettone
RispondiEliminaNo no è molto più facile e gestibile del panettone, ma ugualmente buono!!! Se sono riuscita io, devi provare anche tu.. un bacio 😘
EliminaBellissimo😍😍😍😍 ti è riuscito uno spettacolo, buona settimana 💖
RispondiEliminaGrazieeee Fede, buona settimana anche a te 😘
EliminaUrca! Clà, è bellissimo, hai realizzato un meraviglioso dolce di Natale! 👏 Sulla tavola delle feste fa un figurone. Soddisfa la vista e il palato. Buon inizio settimana e che ti porti solo cose belle. Un abbraccio super. 🎄🌞💖
RispondiEliminaChe spettacolo Claudia, sontuoso e sofficissimo, semplicemente perfetto 👏👏👏 Un abbraccio e tanti auguri con tutto il cuore per queste "strane Feste" ❤
RispondiEliminaGrazie cara Fede.. tanti tanti auguri anche a te per queste strane festività.. un abbraccio ❤️😘
EliminaQuest'anno sono troppo debole ancora per cimentarmi in dolci lievitati natalizi, come gli scorsi anni. Però questo Kugelcoso (come lo chiamo io) l'ho già provato e so quanto sia buono. Il tuo è anche bellissimo oltretutto! Buone feste e un sereno Natale Claudia. Un abbraccio
RispondiEliminaTi ringrazio di cuore, auguro anche a te e famiglia un sereno Natale 😘
EliminaLo stampo ce l'ho... non mi resta che farlo! troppo invitante questo dolce!
RispondiEliminaChe dire? è davvero meraviglioso! Bravissima!
RispondiEliminaOne of the things I appreciate about YSJ is their commitment to ethical practices. The beth dutton leather boots I purchased were made with sustainable materials and produced in an environmentally responsible manner. It's reassuring to support a brand that prioritizes these values
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